Loricati in abito bianco

Loricati in abito bianco
Loricati su Serra Crispo

martedì 24 luglio 2012

In Catalunya - Barcellona Girona e Banyoles

L'interno della Sagrada Familla
Dopo tante discussioni, contatti, mail, prenotazioni si parte per questo viaggio naturalistico e umano alla scoperta della Catalogna. L'occasione è il gemellaggio con il club escursionistico di Banyoles. Si è quindi approntato un piano di visita che possa soddisfare tutti i palati, contemplante sia la parte storico artistica che quella naturalistica.

Alla Boqueria
La solita perturbazione della fine settimana non ci molla, negli ultimi mesi ha funestato tutti i week-end.

Sono previsti venti forti e temperature in calo, ma riusciamo a decollare indenni, anche se si balla un poco.

A Barcellona dopo aver raggiunto l'alloggio ci disperdiamo per la città.

Noi puntiamo al mercato della Boqueria e ci ritroviamo ad attraversare le viuzze attorno alla Rambla.

Nel quartiere gotico
Il panorama umano è vagamente inquietante, sembra di stare nei vicoli 'off-limits' del centro di Napoli.

Ci sono in giro dei turisti e gente comune, quindi non ci agitiamo eccessivamente.
Il mercato è coloratissimo, sembra di essere nel quadro di Guttuso sulla Vucciria.
Un'esplosione di colori, frutti mai visti, pesci carne. Baretti affollati di gente a sgomitare per mangiare, odori di dolci, fritti, di terra e mare. Un caos di unanità allegra e vociante.

Prendiamo dei panini e della frutta mista che andiamo a consumare nel cortile dell'"Antic Ospital Santa Creu". Il cortile è un'isola di pace e silenzio ben attrezzato di panchine all'ombra.

Si riparte per i vicoli e raggiungiamo la Rambla. Si capisce che è il cuore pulsante della città. Passeggiando arriviamo a Plaza Braus Monumental (edificio che ospitava le corridas) e si intravedono sul fondo le torri della Sagrada Familia.

La facciate Est della Sagrada
Sbucando sotto la Sagrada proviamo una sorta di tuffo al cuore. E' come quando, dopo aver risalito la Bondasca, dopo una certa curva del sentiero, si è sovrastati dalla nord del Badile.

La cattedrale è il risultato di una mente visionaria. E' ancora un cantiere e tale resterà per qualche altra diecina di anni.

come una grotta sotto un picco roccioso
E' la metafora del viaggio della vita. Quando è terminato non si può fare altro che guardare all'indietro e ricordare. Meglio quindi cercare sempre di andare un poco più in là. Se Ulisse avesse raggiunto subito Itaca non avremmo avuto l'Odissea e tutte le sue suggestioni ed insegnamenti.

La fila all'ingresso è lunghissima, buona idea la prenotazione via internet.

Varchiamo i cancelli, recuperiamo l'audioguida e ci accingiamo a un altro viaggio nel viaggio.

Niente è casuale nella Sagrada, ogni angolo ha una sua ragione di essere e senza la guida non si riuscirebbe a percepirne il senso.



Casa Batllò di notte


Come una sola mente sia riuscita a immaginare tutto questo, resta un mistero.

All'uscita continuiamo a  girare per la città, passiamo per la Pedrera e facciamo una abbondantissima cena, in bella compagnia, a base di Tapas e Sangria.

A notte scendiamo giù per il Passeig de Gracia e ci beiamo della visione notturna della casa Batllò.

Altra opera di Gaudì che visiteremo il giorno dopo.

Con l'illuminazione notturna è assolutamente affascinante, sembra senza peso, in procinto di galleggiare su nel cielo notturno ed andare via!

Santa Maria del Mar
Passiamo per Plaça de Catalunya; le fontane illuminate le danno un'aria elegantissima. Barcellona ha decisamente l'aria di una Capitale, non è una città qualsiasi.

Ritorniamo al nostro alloggio scendendo per la Rambla, piena di gente. Siamo esausti ma, a sorpresa, abbiamo la festa del quartiere sotto l'albergo, musica canti e balli fino all'alba, è la legge della movida.

Il giorno dopo risaliamo per le Rambla e visitiamo la casa Batllò. All'esterno la magia della notte è svaporata, ma all'interno è un continuo stupirsi di soluzioni architettoniche stupefacenti.

E' riuscito ad ottenere funzionalità senza transigere sul suo senso estetico. Non un muro, una mattonella, un dettaglio è fuori posto. Fantastica!

All'uscita ci dirigiamo verso il Parc Guell. Anche questa, neanche a dirlo, creazione di Gaudì.

Girona
Un uso del colore ed un'attenzione al riuso dei materiali assolutamente moderna, un precursore dei tempi, il tutto dando sfogo di una fantasia inesauribile.

Ridiscendiamo nella città bassa e visitiamo il quartiere gotico, Santa Maria del Pi, Cattedrale, arriviamo per ultimo alla spettacolare chiesa di Santa Maria del Mar, con le sue navate immense.

Concludiamo con un giro lungo il porto vecchio. Ovunque è pieno di gente; sulla rambla del mar c'è coda.

Parc Guell
La funicolare di Montjuic viaggia sul mare. Bellissima città, ci vogliono almeno quattro giornate per goderne appieno; il nostro tour de force cittadino finisce oggi, da domani si va al nord.

La mattina partiamo per Girona, all'arrivo si avverte nell'aria l'odore degli incendi sui Pirenei. C'è in giro anche la cenere. Considerando che siamo a 70 km dagli incendi, devono essere stati immensi.

La città è pulita e ordinata, il centro è tutto in pietra, ricorda alcune cittadine dell'Umbria. Visitiamo il quartiere ebreo, ci raccontano la storia della città dei suoi abitanti. Arriviamo alla cattedrale con la sua vertiginosa scalinata. La visitiamo con la solita audioguida, che ci informa su punti e fatti salienti. E' enorme e ombrosa. Visitiamo poi la chiesa di San Feliu e il bagno Arabo/Ebreo (Usato da entrambe le popolazioni). Facciamo un giro per le mura e ritorniamo in centro città.

Alla fine ci avviamo a Banyoles; preso possesso dell'alloggio facciamo una puntatina al lago, sede di gare di canottaggio.

Infine facciamo visita alla sede dei nostri squisitissimi ospiti. Anche questa, neanche a dirlo, è alloggiata in un edificio antico del centro città. Tutto in pietra, tenuto benissimo, con biblioteca, sala riunioni, sale hobby (fotografia, filatelia, pittura), una palestra d'arrampicata ricavata dalle cantine che farebbe l'invidia di tante palestre professionali.
La visita è prevista l'ultimo giorno
La cattedrale di Girona
S’intuisce l'orgoglio e la passione che sentono per la loro terra. Strutture del genere non si fanno senza una collaborazione fattiva e costante di tanta gente.

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